Cotone: nascita e lavorazione

Cotone: nascita e lavorazione

La pianta del cotone è coltivata e apprezzata sin dall’antichità in ogni parte del mondo, una pianta le cui applicazioni pratiche sono state da sempre molteplici, da oriente ad occidente. La fibra che ne viene ricavata è una delle poche che l’uomo coltiva da sempre, benché non abbia utilità in ambito alimentare.

I primi segni della presenza della pianta del cotone, risalgono infatti a più di 9.000 anni fa: i primi semi della pianta del cotone, vennero rinvenuti in epoca remota nella valle dell’Indo.

Il nome latino della pianta, Gossypium, deriva dall’egiziano Gossypion ed è il termine scientifico attualmente utilizzato per indicare il cotone.


Fino al 1400, il cotone in Europa rimane un prodotto di importazione, sinonimo di lusso; acquista maggiore importanza dopo la scoperta dell’America. Una volta giunti nel Nuovo continente, gli europei si trovano infatti davanti a popolazioni con un’antica e consolidata tradizione nella coltivazione e lavorazione del cotone

La storia del cotone è purtroppo indissolubilmente legata a quella della schiavitù: è attorno al 1600 che nascono le prime grandi piantagioni di cotone, dove gli schiavi sono costretti a raccogliere le piante destinate alla lavorazione.

Un’evoluzione che porta l’industria del cotone a somigliare a quella attuale, inizia a prendere piede solo dopo l’invenzione del telaio meccanico e della macchina a vapore, cambiamento che velocizzò la procedura di raccolta dei semi.

Oggigiorno il cotone viene utilizzato soprattutto in ambito tessile, dove viene utilizzato nella realizzazione di ampie varietà di abbigliamento, o nella realizzazione dagli imballaggi in tessuto, grezzo o colorato.

Della pianta inoltre non si butta via nulla:

dalla fibra vengono ricavati cotone idrofilo e ovatta, dai semi si ottiene olio per usi alimentari, mentre dalla cellulosa debitamente trattata, si possono ottenere esplosivi come il fulmicotone.

A differenza di altri tessuti il cotone non ha bisogno di cure particolari e non viene attaccato dalle tarme. La lunghezza della fibra è variabile tra i 60 e i 10 mm, mentre il colore può variare a seconda della zona di provenienza.

Il cotone è un tessuto naturale, biodegradabile, ecologico e riciclabile, con una composizione al 95% di cellulosa.

E’ un materiale morbido e leggero, resistente e con elevate proprietà di assorbimento; è anche ipoallergenico e quindi utilizzabile da chiunque.